Fatevi miei imitatori, come io lo sono dell'UOMO-Cristo.
Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di ME e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.
Voglio però che sappiate che di ogni UMANO il capo è Cristo, e capo della femmina è il maschio, e, pertanto, il capo della donna-dio è l'UOMO-PADRE DEI dei.
Ognuno che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo.
E chi prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata.
Se dunque non volete mettervi il velo, ... TAGLIATEVI i capelli!
Ma se è vergogna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.
L'UOMO non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria del PADRE; l'umano invece è gloria dell'UOMO.
E inFATTI non l'UOMO deRIVA di donna, ma la donna dall'UOMO; né l'umano fu creato per la donna, ma l'mano per l'UOMO.
Per questo l'umano deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli ANGELI, che COPRONO il loro ... "CAPO".
Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l'UOMO, né l'umano senza Dio; come inFATTI la donna deRIVA dall'UOMO, così il maschio ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio.
Giudicate voi stessi: è conveniente che un umano faccia preghiera a Dio col capo scoperto?
Non è forse la MATERiale naTUra stessa a insegnarci che è indeCORoso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere?
La chioma le è stata data a guisa di velo.
E non pensate di sostituirvi al leone è giusto che mangia l'umano e non il contrario, altrimenti l'umano ridiventi belva.
Da questo riconoscerete il MALE.
Se poi qualcuno ha il gusto della con-test'azione, noi non abbiamo questa consuetudine, ma venga sotto-forma di pro-vocazione, come tutte le Chiese di Dio.
E mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi per il fatto che le vostre riunioni non si svolgono per il meglio, ma per il peggio. Inn'ANZI TUTTO sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo.
È necessario inFATTI che avVENGAno diVISIoni tra voi, perché si mani-festino quelli che sono i veri in mezzo a voi, a differenza di non lo è ancora
. Questa è la differenza tra l'essere TUTTO PIETRA DA CHI è TEMPIO del SIGNORE.
Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare il NUTRImenti del Signore. Ciascuno infatti, quando partecipa alla cena, prende prima il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere?
O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente?
Che devo dirvi?
Lodarvi?
In questo non vi lodo! Io, inFATTI, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: S'IGNORA che nella NOTTE del TRA-DIRE, prese COME PANE l'esempio del SUO ESSERE in MEZZO a NOI, e, dopo aver reso "GRAZIE" (sapete cosa vuol dire), lo STRAPPO' e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". ALLO STESSO MODO, dopo aver c'èNATO, prese anche il CONTENITORE, DICEndo: "Questo CONTENITORE è la nuova alleanza di SANGUE VOSTRO e di DIO misto a quello di tutti gli ESSERI VIVENTI, fate questo, ogni volta che ne bevete, in ricordo della MIO SACRIFICIO". Ogni volta che FATE questo inFATTI, voi annunziate la morte del S'IGNORE di TUTTI i VIVENTI, finCHE' EGLI VENGA.
PerCIO' CHIunQUE in modo inDEGNO mangia o beve il CON-TEniTORE del Signore, la VERA ARCA dell'ESSERE VERO DIO, inQUANTO VERO UOMO, affinché NESSUNO possa avere da riDIRE, sarà reo del corpo e del sangue del SIGNORE stesso.
Vi ricordo che il SIGNORE E' il Signore DEI gli ANGELI e DEmoni.
E qui è nascosto il MISTERO dell'ESSERE TRINO ... fuori DEI umani.
CiascUNO, perTANTO, esamini se stesso e poi mangi il CORPO e il SANGUE di DIO, visto che SIete miSERI nel venir SEMPRE proVOCATI con ATTI esterni, che vi rendono ancora SELVA-AGgI agli OCCHI del PADRE CELESTE.
Non potere rimettere il VESTITO e l'ANELLO al DITO per poter ENTRARE nella CASA del PADRE se non COMPREndeTE queSTO.
Perché chi mangia e beve senza riconoscere il CORPO del SIGNORE,
mangia e beve la propria condanna. E' per questo che tra voi
ci sono molti ammalati
e infermi,
e un buon numero sono morti. Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, COMPREso CHI PARLA,
non saremmo giudicati.
Quando poi siamo GIU'dicati dal Signore,
veniamo ammoniti per non esser condannati
insieme con questo mondo.
Perciò,
fratelli e aMICI miei, quando vi radunate per la CENA,
aspettatevi gli uni gli altri.
E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna.
Quanto alle altre cose in VOI,
le sistemerò alla mia venuta.