mercoledì 26 febbraio 2014

IO NON GIU-DICO, ma PROeVOCO!

Proviamo a fermarci e a pensare per un solo momento Benedetto XVI che scrive a Tornielli per dirgli di essere d'accordo con Socci e di dubitare della validità delle proprie dimissioni. E poi passiamo al secondo frammento dell'epistola. Qui si fa riferimento a un'altra lettera di Benedetto XVI, questa volta ad Hans Küng (un signore che da Tübingen si era seriosamente augurato la morte di Giovanni Paolo II per il bene della Chiesa e che ora manda cartoline al Papa Emerito vecchio amico/nemico di scorribande conciliari), nella quale lo stesso Benedetto XVI afferma di "essere legato da una grande identità di vedute e da un'amicizia di cuore a Papa Francesco". Poiché i soliti maligni (Socci tra loro?) hanno insinuato che l'epistola a Küng possa essere un apocrifo, l'Emerito conferma tutto e scrive a Tornielli: "Il prof. Küng ha citato letteralmente e correttamente le parole della mia lettera indirizzata a lui". In quel "prof. Küng" c'è tutto il germanico rigore accademico che tutti conoscono nel Prof. Ratzinger. Il terzo frammento in realtà è dei tre l'unico a contenere la vera notizia. Molti si sono domandati perché un ex Papa continui a vestirsi da Papa. Chi si è attardato in speculazioni teologiche (più o meno ciò che ha fatto Joseph Ratzinger per una vita), avrebbe fatto meglio chiedere a un sarto o alla guardarobiera: "Il mantenimento dell'abito bianco e del nome Benedetto - ci ha scritto - è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c'erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l'abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa. Anche qui si tratta di speculazioni senza fondamento".
COME SEMPRE ... TAGLIENTE nelle SUE risposte da BUON INQUISITORE MODERNO: "Del resto porto l'abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa" (PANAMENTI SCOMODI?).
E' un GRANDE, come S.Berlusconi, nel nascondere la VERA BIGOTTERIA per non andare alla GUERRA di Nostro Signore Gesù Cristo (ho detto NOSTRO, mica pensate che LUI scaccia demoni perché loro hanno PAURA? Obbediscono semplicemente agli ordini come quando s'impo'SESSano di ANIMAlì PERsi). Anche qui si tratta di speculazioni FONDAMENTALI.
Ma VOI CONOSCETE la SINISTRA del PADRE?

SONO io la GUARDIAvestiti della FESTA di nozze:

DIFFICILE da proCURARE?



Ma POCHI conoscono la VERITA' in TUTTO questo!

Ma io non voglio POLE-MIZZARE. IO POOL-MITIzzo!
TUTTO quello che SUcCEDE è OPERA di un DIO con il conSENS del PADRE che è nei CIELI.
TUTTO a.C.CADE per OGNUNO di NOI, compreso il FIGLIO.
La MADRE SA' e inTErCEDE con il PADRE.

Avete veramente biSOGNO di un PASTORE in TERRA?
sTESO o eRETTO?
in quale ELetto?
PreFERITE ... DUEtti?

MEgliO===3 e TI.

"Papa GiovanniPaoloPrimo, invece RESTA una FIGURINA MISTERiosa: afFASCInante, GIOiosa, A.T.TRAente, una stella del MATTINO CADEnte, ma che non NASConde il SUO PRIMO RAGGIO, Figlio semPRE D'aur'ORA. Quando stai per raggiungerla,ti sfugge".

ALBIno LUCIani è uno dei cardinali che meno si vedevano in Roma; anche negli uffici di curia, ma soprattutto in ambienti esterni. UNA VOLTA era venuto a palazzo per PEROrare una caUSA uMANItARIA ma in ABITO di semplice PREte, ed al termine i comMESSI si domandavano alla fine della MATTIna se DOVEvamo anCORa A.T.TENDERE il CARDINale".

"Lo troVAI tra un grupPO di CHIerici di TEOlogia che conVERSava affABILmente. "C'è don ALBIno?", SI UDI'. TUtti si MERAvigliarono che VENISSE CHI-AMATO "don" lui che era MON-SIGNORE. ArROSSI, CARDINalMENTE, ma lui agGIUnSE: "Sono faceZIE".


"Incontrai, la prima volta, il cardinale Luciani nell'agosto del 1977 al seminario di Bressanone. Il 25 maggio ero stato ordinato vescovo e, il giorno consacrato a Pietro e Paolo, ero entrato a far parte del collegio cardinalizio. A quell'epoca trascorrevo una parte della villeggiatura con i miei familiari nell'antica sede vescovile sulle sponde dell'Isarco, come mi era accaduto di fare già alcuni anni indietro. In gioventù, il cardinale Luciani si era recato spesso con la madre in pellegrinaggio a Pietralba, per questo conosceva bene quella regione. Non so come, gli era giunta all'orecchio la notizia che il nuovo arcivescovo di Monaco si trovava al seminario di Bressanone; fu così che si accinse a farmi visita. Questo nobile gesto mi fece una profonda impressione ma, ancor più di esso, mi colpirono la cordialità spontanea e la grande bontà umana che trasparivano da lui. Lo vedo ancora seduto di fronte a me, vestito del suo semplice abito talare nero e con le scarpe alquanto consumate, raccontami della sua giovinezza e aprirmi completamente il suo cuore. Allorché, un anno dopo, lo rividi in conclave, mi venne spontaneo il pensiero che un uomo che possedeva tali doti di cuore e una mente illuminata dal cuore, doveva per forza essere un buon Papa, e fui contento di poter notare che molti altri la pensavano come me".
(Card. Joseph Ratzinger (Prefetto della Congregazione per  la Dottrina della Fede)

In un freddo e piovoso pomeriggio d'inverno, mentre il vescovo Luciani, il futuro papa Giovanni Paolo I, era prossimo ad arrivare in parrocchia per la Santa Messa delle ore 17.30, vide lungo la strada una donna intenta a coprire alla meglio il suo bambino. «Ferma la macchina - disse il Vescovo all'autista quella è una mamma che, as­sieme al figlio, viene alla Messa ed è in ritardo, piove e fa freddo». Poi, aprendo lo sportello dell'automobile, disse: «Signora, se vuole salire io la posso accompagnare fino alla chiesa». «Oh! Reverendo, è proprio una grazia di Dio... – rispose sollevata la signora – Sono in ritardo e faccio parte del coro parrocchiale; dovrei trovarmi già in chiesa per cantare il Benedictus al Vescovo, che oggi viene per la visita pastorale. E questi è mio figlio; è chierichet­to e deve portare il pastorale del Vescovo». Dopo qual­che chilometro, la signora si rivolse al vescovo Luciani di­cendo: «Reverendo, grazie! Sono quasi arrivata; posso scendere». «Signora – rispose Luciani, – non si preoccu­pi, anch'io vengo da quelle parti». Alla porta della chiesa, la signora scese assieme al suo bambino, mentre il Ve­scovo, sorridente, si diresse verso la vicina canonica. Alle 17.30 comparvero sulla porta della chiesa il parroco, i chierichetti, i cantori e i cappati, che con gioia e soddisfa­zione accoglievano il Vescovo al suono dell'organo e al canto festoso del Benedictus. Il Vescovo entrò benedicen­do e, scorgendo la signora che aveva aiutato, palesemen­te confusa ed imbarazzata, le disse amabilmente: «Vede, signora, che siamo arrivati tutti in tempo giusto ed abbia­mo fatto bella figura...».

Beato il servo, che non si ritiene migliore, quando è onorato ed esaltato dagli uomini, di quando è ri­tenuto vile e semplice e disprezzato; poiché l'uo­mo quanto vale davanti a Dio, tanto vale e non più.
(San Francesco d'Assisi).


L'arte di governare è una scienza non di memoria ma di spirito; non di studio, ma di orazione; non di speculazione ma di amore, di amore per Gesù, il quale ha abbandonato, dimenticato, sacrificato se stesso per la salvezza delle anime.
(Card. Pietro de Berulle)


Ora [mi rivolgo] a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello». Ora invece vi vantate nella vostra arROGAnza; ogni vanto di questo genere è iniquo.
Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
 


In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me:
chi non è contro di noi è per noi».


 


 

10 commenti:

  1. Albino Luciani è per me come una spina nel cuore.

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    1. Per ME, inVECE, E' LA MIA PACE nell'ANIMA, ma mi tocca ancora PENARE per VOI che non avete capito il nostro FINE, nella FINE.
      Tu conosci la SPINA di PAOLO?
      Il BATTESIMO con il FUOCO di Gesù?

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  2. Opus Dei
    Navarro
    Marcinkus

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    1. SEMPRE e TUTTO per VOLERE di DIO.
      Il PADRE ci ASPETTA.

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  3. Nessuno di noi ha ancora elaborato bene la morte. La morte è orrenda. è spesso rimossa dai nostri pensieri »
    Il senso del ritorno guarda sempre al futuro. Al senso della vita è individuale come la morte e alcuni pensano definitiva..E' strano, la morte, la paura, la malattia e la vecchiaia, preoccupano molto, eppure molte vite del passato non hanno mai avuto. Viene a mancare la cultura e il senso della morte.


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  4. Interessantissimo.
    Dovrei essere più informata su certe cose.
    Bellissima la parte dedicata ad Albino.

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    1. Ancor di PIU' la SEDE VACANTE con un Papa in vita ... GIU'STO' un ANNO FA, a San Albino Vescovo più altri 12 dello stesso periodo.

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  5. Non ti crucciare, non litigare...il commento non è semplicemente passato. Grazie comunque

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.