giovedì 31 ottobre 2013

La SPOSA GIU'stiFICAta


Lo SPIRITO scende fin negli INFERI per venir in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio SUO e dalla SUA Sposa, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli e le la SUA SPOSA.
Quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche GIU'stiFICAti; quelli che ha giustificato, li ha anche GLORIficaTI.
Se Dio è con loro, chi sarà contro di loro?
Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio per salvare la SPOSA, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui e la SUA SPOSA? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelti? Dio è colui che GIU'stiFICA! Chi condannerà? LUI è morto, anzi è riSORTO, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Chi ci separerà dall’amore di LUI? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Come sta scritto: «Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello».
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in LUI, il MIO SIGNORE.

Ma mi diranno: «Parti e vattene via di qui, perché non ti vogliamo e non vogliamo queste PENE».
EpPURE io ho scacciato demòni in me, rendendoli ANGELI e compio guarigioni in LORO, oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera sarà compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un io possa morire prima della mia creazione, ancor prima della SUA GENRAZIONE”.
O SPOSA, AMICA MIA NELL'AMORE, tu che non riconosci colui che ritorna e scacci i mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli sotto le mie ALI, ma loro non hanno voluto! Ecco, la vostra anima è ABBAnDONATA a voi stessi! Vi dico infatti che non mi potete vedere, finché riconoscerete chi riporto a VOI: “il benedetto NOME del Signore!”».

l'UNICA MIaSURA

 
La VERITA’ E’ un MO’MENTO di VITA terrena ma anCOR più CELESTE nella quale nessun ne-mico può prevalerLA.
Anche una FALSITA’, non smascherata dalla LUCE, è una VERITA’ che spadroneggia nelle TENEBRE.
Ma quando ci sarà qualcUNO che la ILLUMINERA’, essendo VERO “PORTATORE di LUCE” (VERA FIAMMA), questa "verità" comincia a svanire … lasciando nella miseria chi la sorreggeva (vedi "bugia" porta-candela, "candela" porta-fiamma, "fiamma" porta-luce).

ORA (adESSO), se nelle TENEBRE ci sono FIGLI della LUCE, questi seguiranno la LUCE, ma se ci sono figli delle tenebre, quelli cercheranno di spegnere LA LUCE.

CHI HA CONOSCIUTO LA LUCE in … “LUI” non teme di MORIRE se quella LUCE è immortale, ma ci sono anche quelli che CONOSCENDO “BENE” la LUCE, preferendo le tenebre, si comportano allo stesso modo in una intransigente perseveranza di rimanere nelle TENEBRE, perché sanno di essere anch’essi immortali rimanendo nelle tenebre.
Ma non i CORPI che preFERISCONO ascoltarli, pensando che ritorneranno a essere corpi viventi.

ORA (adESSO), sta a VOI scegliere da che parte STARE se avete CONOSCIUTO interaMENTE le TENEBRE e PARZIALmente la LUCE.

Ma A.T.-TENTI a CHI E’ PADRONE del CIELO e della terra con tutte le LORO tenebre, essendo FIGLIO del PADRE che ha VINTO il MONDO, portando a compimento la SUA MISSIONE in SE STESSO, divenendo VIA, VERITA’ e VITA E TERNA.

Come riconoscerlo in queste BI-VIaLENZE?

Con l'aiuto della TERZA PERSONA!

Il METODO della SUA MI-SURA?
Del SUO GIU’dizio?
Non in spazio e nemmeno in TEMPO.
L’UNICO in EQUITA’, nel NON contraddirsi MAI e, se capita …, CHIEDENDO … X DONO, per RENDERE GRAZIE a chi lo ha tentato, fatto CADERE e invitato ad ALZARSI (VEDI VIA della CROCE).
Voi non riuscite ancora a VEDERE il FIGLIO dell’UOMO-DIO. Voi vedete solo “ALBERI che CAMMINANO" e che non portano FRUTTI di VITA E-TERNA.
Ci SONO anche ALBERI FERMI nel LORO ospitare TUTTI i VOLATILI del CIELO, ma a guardarli BENE sono DUE in UNO, come se UNO si AV-VOLG'ESSE sull’altro.
Una VITE sorretta da un FICO?
O un MELO?
CHI ERA con LUI sotto il FICO?
E la MELA da dove spunta?
E le FOGLIE di FICO?
Poveri quelli che parlano per sentito dire e non con l’AIUTO di conoscenza di COSE E-TERNE, non di scritture PASSATE e nemmeno di RI-VELAZIONI future, ma l’OGGI, l’adESSO, come se E’ ancora SOTTO quello strano albero, con quello strano ESSERE vivente.
Un serPENDE? Un PADRONE del GIARDINO?
O, ancora, un semplice TRALCIO della VITE del SIGNORE, da piantare in TERRA fertile?

Chi vi darà quel frutto dall’ALBERO della VITE, se c’è a guardia lo STESSO CHE-RUBINO?

IO SONO QUI, che lo GUARDO, e LUI mi sorride ed io non gli RUBO il FRUTTO che mi indica di rubare, perché ho TI-MORE … non della PUNIZIONE, visto che la PUNIZIONE porta SEMPRE alla PERFEZIONE, ma che io VENGA CACCIATO da questa TERRA e impedito a PARLARVI. Non poter più SPIFFERA-RE le COSE del CIELO che VEDO, SENTO e TOCCO.
Non più in PARABOLE, ma APERTAMENTE per far ILLUMINARE gli ASSONNATI portatori di LUCE, ospitati da una POVERE che ORA MAI E’ quasi CENERE.

Chi VI ha DATO il FRUTTO dall’ALBERO al CENTRO del PARADISO?
Da quale RAMO?
LEGGETE BENE!
Il SERpende non ha ARTI, anche se è un ARTISTA ineguagliabile.

Ya Ha Wete LO SPIRITO SANTO?

Quale ANGELO può farVELO CONOSCERE?

CERCA-TELO!

Vi prego di PERDONARMI perché vi rendo GRAZIE per AVERMI FATTO risentire il FUOCO del MIO ANGELO. UN VERO ROVETO ARDENTE. Più di un BATTESIMO, per adESSO senza la PUNIZIONE della CROCE.
Era questa la SPINA di PAOLO?

Chi potrà LEVArMELA?
 

martedì 29 ottobre 2013

IL PRIMO CON C'E' bIg MENTO

In quel tempo, ci sembrava di sognare, quando il SIGNORE riSTABILI' la nostra SORTE.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia.
All'ORA DICEvAMO tra di NOI:
«Il SIGNORE ha fatto grandi cose per NOI».
Grandi cose ha fatto il SIGNORE per noi: ERAVAMO PIENI di ... gioia.

«Il SIGNORE fece cose simili a un seme, come un serpentello VIVENTE, che LUI fece penetrare nella terra che ci accoglieva; come in un GIARDINO crebbe e divenne un albero che cammina. Tutti i "VOLATILI" del Cielo vennero a ripararsi in NOI fra le nostre ... fasce osSEe».
Sembrava come se avesse inserito in NOI qualcUNO che avesse la stessa nostra sostanza, ma simile a lievito. QuanCOSA di macerato, fermentato fuori noi, che una donna A.C.COGLIE e fa SUO, impastandolo con la sua stessa CARNE.
Finchè si lievita e diventa un'altra CARNE nella quale c'è anche il SUO SPIRITO.

Il SIGNORE, dunque, riSTABILI' la nostra sorte, tracciando come un letto di un torrente verso il nostro FINE.
Ci sembrava che LUI pingesse e le sue lacrime mietessero VERA GIOIA, come un PADRE e già VEDE il SUO bambino negli OCCHI della SUA SPOSA.
Ma nell’andare, se ne va piangendo, portando con sè l'altro seme da ... gettare,
ma nel tornare, VIENE con gioia, portando i suoi ... covoni.

Riteniamo che le SUE sofferenze di quel tempo presentano paragoni alla gloria futura che sarà rivelata in noi.
L’ardente aspettativa della VERA GENERAZIONE, in FATTI, è protesa verso la rivelazione dei FIGLI di DIO. La GENERAZIONE in FATTI è PIU' della creazione, anche se è sottoposta alla caducità – non per nostra volontà, ma per volontà di coLUI che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione della nostra creazione, essendo fatti di terra, per entrare nella libertà della gloria del REGNO di un DIO NUOVO. Padrone del NUOVO REGNO DEI CIELI.

Sappiamo in FATTI che tutta in SiEME la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a FIGLI, la redenzione del nostro corpo, non più solo materiale, ma SOPRA TUTTO SPIRITUALE.
In questa speranza in FATTI siamo salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; in FATTI, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza per il completo COMPIMENTO.

lunedì 28 ottobre 2013

Accolto come FRATELLO, essendo figlio dello stesso Padre di "Simone e Giuda".

Peccatore, rinnegatore e anche traditore … come UNO di NOI.
Ma in quale MODO? Contro quali LEGGI?
NOI, come pietre d'inciampo, di noi stessi e per gli altri, per sentirci migliori di chi VESTE la nostra stessa PELLE!
LUI venuto ad ABITARE tra NOI … in NOI!
Nella Prima Epistola di Pietro al cap. 2,7-9 infatti sta scritto:
"Poiché si legge nella Scrittura: Ecco, io pongo in … una pietra angolare, eletta e preziosa; e chiunque crede in lui non sarà confuso. Per voi dunque che credete ella è preziosa per voi che credete; ma per gl'increduli la pietra che gli edificatori hanno riprovata è quella che è divenuta la pietra angolare, e una pietra d'inciampo e un sasso d'intoppo: essi, infatti, essendo disubbidienti, intoppano nella Parola; ed a questo sono stati anche destinati." (vedi anche Isaia 28,1; 8,14; Salmo 118,22; Matteo 21,42; Romani 9,33)
Quando la Parola di Dio non è accettata (dai "non-credenti") e quando alcuni "credenti" non continuano ad ubbidire alla Parola, come fecero all'inizio della loro conversione, Essa rimane una pietra d'inciampo per loro, che disubbidiscono o non credono!
Non ubbidire significa in FATTI rimanere in uno stato d'incredulità nei confronti di un messaggio che vale soprattutto per sé, CREDENDO o non credendo in un Dio. Per questo è PAROLA di Dio e viene personalmente da Dio! Prescindendo l’incontro con Dio stesso o il Figlio che vuole riVELARCiELO.

Se non sono credenti, essi inciampano e rimangono schiacciati! Il giudizio di condanna non è stato cambiato, perché loro sono... contenti così! Orgogliosamente attaccati alla loro opinione e alla loro giustizia, si oppongono decisamente e caparbiamente a Dio, scuotendo le spalle ad ogni PAROLA BIBLICA che viene loro letta. Il fatto che non cerchino né il Regno di Dio, né la Sua Giustizia, li fa essere amanti della loro concezione del mondo, della vita e di ciò che farebbero se fossero in Dio. A loro non interessa la VOLONTÀ di Dio, come richiesto nella preghiera del Padre Nostro, ma la loro volontà di persone "che hanno capito tutto", e che sono in grado persino di ... (in un CERTO modo) giudicare Dio! Essi non cercano Dio e non Lo troveranno! Non bussano alla SUA Porta, dove abita il FIGLIO e Lui non aprirà! Non chiedono nulla, perché si sentono in grado di dare a Dio (che cosa poi?) e non riceveranno alcunché! Quando si troveranno davanti al Sommo Giudice, che COLUI che giudica con lo STESSO modo con il quale ha giudicato il “giudicato”, si accorgeranno che non hanno mai avuto... un potere contrattuale col Padre Eterno DEI GIU’dici sul GIU’sto’!
La loro condanna è automatica per il solo e principale fatto, peraltro gravissimo, di non essere voluti stati dalla parte della GIUSTIZIA assoluta, cioè quella che non ha difetti e né pregi perché GIUDICA con lo stesso MODO che si giudica il PROSSIMO che è SEMPRE DIO, nel male o nel BENE.
Insensati! Che il SIGNORE abbia pietà di loro e gli conceda ALTRO TEMPO per ravVEDERSI!

SE SONO CREDENTI, inciampano, si fanno male da soli..., non camminano spediti, perché inciampano continuamente..., credono che l'inciampo faccia parte della fede... e trasmettono una fede malata, piena di inciampi! Se pur "nati di nuovo", sono rimasti "neonati" e non sono cresciuti perché sono rimasti attaccati alla loro "nuda fede bambina". Essi non danno una buona testimonianza e non possono darla, perché inciampano continuamente...; essi credono che la Parola di Dio non va letta, capita e messa in pratica così com'è, ma interpretata e filtrata dalla propria sensibilità, intelligenza ed esperienza. Essi non credono che il FIGLIO sia un Dio Vivente, adESSO INSIEME a NOI. Lo rimandano su un altare, come se fosse un altro Dio, un’altra PARTE di Dio, diventando inconsapevolmente IDOLATRI e non ADORATORI dell’UNICO DIO, FATTO di TRE PERSONE. Se non a parole lo considerano a FATTI un MITO, una GUIDA, un personaggio storico dalla vita interessante, come quella di Socrate e di tanti altri filosofi... A tutti costoro la Bibbia rivolge una precisa parola di avvertimento, così come fu rivolta alla credente nazione incredula e a tutti gli increduli in generale:
"Che diremo dunque? Diremo che i pagani, i quali non ricercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, però la giustizia che deriva dalla fede; mentre il popolo scelto, che ricercava una legge di giustizia, non ha raggiunto questa legge. Perché? Perché l'ha ricercata non per fede ma per opere. Essi hanno urtato nella pietra d'inciampo. Com'è scritto: Io metto in … una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo; ma chi crede in Lui non sarà confuso." (Romani 9,30-33)

IL TRISTE DESTINO di CHI INCIAMPA
Milioni, anzi miliardi di persone hanno inciampato fin adESSO. Questo inferno è tanto grande che li contiene tutti!
"Ci son tre cose che non si saziano mai, anzi quattro che non dicono mai 'Basta!': Il soggiorno dei morti..." (Proverbi 30,15)
La lotta tra credenti e non credenti sta tutta nella contrapposizione tra le opere meritorie dell'uomo e l'unica opera meritoria RIMANE ANCORA e àncora: LA SUA CROCE!
In Romani, al cap. 11 leggiamo:
6 Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia. (ma se è per opere, non è più grazia, altrimenti l'opera non sarebbe più opera.)
7 Che dunque? Quello che … cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti,
8 com'è scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchie per non udire, (fino a questo giorno).
9 E Davide dice: La loro mensa sia per loro un laccio, una rete (o una trappola), un inciampo e una retribuzione.
10 Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano e rendi curva la loro schiena per sempre.
Quelli che non accettano la VERITA’, non si piegano, sono duri, come il Faraoni d'Egitto. Il Faraone ebbe persino il coraggio di dire: pregate per me! (Esodo 8,28) Ma come lo diceva? Sicuramente non con il cuore, ma solo a parole! Se avessero accettato di pregare per il faraone, avrebbe pregato per il Faraone, ma... non sarebbero andati troppo lontano, essendo questa la condizione alla quale, implicitamente avrebbero ubbidito! Avrebbe inciampato allo stesso laccio al quale inciampava il Faraone...
E così FU anche quando un TERZO DEI Angeli decise di USCIRE da un CIELO senza senso, un PARADISO senza TERRA su cui poggiare i PIEDI, sporcarli di quanto CREATO per un FINE e non per un VANTO, con ANIMAli da accudire per venir osannati come dei.

TRISTE DESTINO ANCHE PER I CREDENTI CHE INCIAMPANO
ESSI SONO I famosi CREDENTI non credenti in opere in loro stessi, pertanto, SENZA FEDE.
QUELLI NON GRADITI A DIO!
Esistono?
Certo!
Sono quelli che vivono "secondo la carne, pensano alle cose della carne... infatti ciò che brama la carne è morte,... è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; (Romani 8,5-7)
Insomma "quelli che sono nella carne, non possono piacere a Dio." (Romani 8,8)
Sono "fratelli" che amano la legge più che la grazia, e sono pronti a giudicare secondo le regole che loro stessi amano. Ma la VERITA’ assoluta che GIUDICA senza condannare è un inciampo per loro e loro sono un inciampo per i veri credenti, che hanno però il sacro dovere di non distogliere, mai gli occhi dal GIU-DICE ASSO-LUTO e SU-PREMO. L'inciampante è uno che "sta a terra spiritualmente" cioè che ha un cattivo rapporto con Dio. Spesso sappiamo anche che non prega o non sa pregare... Inoltre può succedere che l'inciampante diventi anche inciampatore, come CHI non entrava e non faceva neanche entrare gli altri.
L'inciampante, sia pur nato dallo Spirito, torna alla legge e alle regole e ai ritualismi che fanno tanto piacere alla carne, ma non danno nessun giovamento allo spirito umano e allo Spirito Santo. Essi, tornando a vivere secondo la carne, addirittura annullano il patto, stipulato con lo SPIRITO SANTO e COLUI che lo MANDA (Galati 3,17)
Che significa vivere "secondo la carne"?
La risposta deve venire proprio dalla Parola di Dio e non da altra fonte:
"Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; infatti sta scritto: Come è vero che vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio. (vedi anche Isaia 45,23 e 49,18)
Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri, per sentito DIRE. RimproVERIamoli AMANDOLI su quanto LORO STESSI sostengono.
Avvisiamoli della CADUTA imminente sulla loro modo di camminare e non giudicando MALE la causa dell’inciampo.
Io so e sono persuaso nel SIGNORE che nulla è impuro in se stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura. Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! Il privilegio che avete, non sia dunque oggetto di biasimo; perché il Regno di Dio non consiste in vivanda o bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. (Romani 14,10-16)
Tali falsi credenti sono presenti anche nella famosa parabola dei "lavoratori delle diverse ore" in Matteo 20,1-16 dove troviamo i lavoratori che hanno lavorato dall' "in sul far del giorno", quelli di "verso l'ora terza", quelli di "verso l'ora sesta e la nona ora", quelli di "verso l'undicesima".
Quando venne la sera, il Padrone della vigna diede A TUTTI la stessa retribuzione.
Il problema venne però con i lavoratori della prima ora, perché "pensavano di ricevere di più; ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. E ricevutolo, mormoravano contro il padrone di casa!
Conseguenza: la salvezza (il premio pattuito), ma... l'allontanamento da Dio!
"Prendi il tuo, e vattene... Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi." (Matteo 20,14-16)
Questi credenti che pretendono di essere considerati SUPERiORI. NON SONO GRADITI a Dio!
Le loro opere si vanificheranno alla prova del fuoco: come "legno, fieno, paglia, l'opera d'ognuno sarà manifestata, perché il giorno di Cristo la paleserà; poiché quel giorno ha da apparire qual fuoco; e il fuoco farà la prova di quel che sia l'opera di ciascuno." (1 Corinzi 3,12-13)

Ogni tanto, in alcuni momenti della nostra vita, facciamo sempre bene a domandarci: Sono io quello a cui il Signore dovrà dire "Vattene"?


Fratelli, per avermi ACCOLTO, come mi accolse vostro PADRE, sentendosi stranero di questo mondo, voi non siete più stranieri né ospiti del CIELO, ma siete concittadini dei Santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento DEI PRIMI, scelti direttamrente da LUI per la SALVEZZA di TUTTI quelli che ci hanno VOLUTO BENE.
Come nuovi aPOSToli e DEI pro-FETI, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo di SEMPRE: Padre, Figlio e Spirito Santo.
In LUI tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio Santo nel SIGNORE; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito. E nessuno potrà preVALERE sulle vostre ANIME.

sabato 26 ottobre 2013

VEDO COME MARCO 8,24


Vedo come piante xEROSfili di tempi temperati, apPARENTatei a famiglie MORAceac’è (DIOiCHE).
Sotto tutte originARIAmente dell’EDEN tra la Tigre e lu FRATE. Per questo vengono chiamati BELLI medioTERRAnei. Ma sono arrivati fin nel “nuovo mondo” delle inDIE.
Hanno una struttura con un tronco e degli arti. La pelle è come rugosa, chiaro scura, nutrita da una specie di linfa color rosso ma che produce anche bianco latte; è ricco di midollo con cellule staminali, decifrate da una specie di serpente con da due serie di squame verdi, o brunastre.
Gli arti terminano con grandi spazi, scabri, oblunghi, grossolanamente lobate a 5 lobi, di colore più scuro sulla parte superiore, più chiare ed ugualmente scabre sulla parte inferiore.

Si rigenerano da SOLI e quello che comunemente viene ritenuto il figlio è in realtà un grosso “fiore” carnoso a forma di sacco, ricco di dolcezza a maturazione, di colore variabile dal verdastro fino al rossiccio-violaceo, cavo in una colonna, all'interno della quale è racchiuso l’archetipo unisessuale, cresciuto dal infinitesimo fautore primordiale; con una piccola apertura estrema dal quale consente l'entrata degli altri per il continuo processo di produzione dei F…iori.
Il VERO FRUTTO si sviluppa all'interno DEI vari FIORI (che diventa perciò una inFRUTTOeSCIENZA) con numerosissimi piccoli frutti inDEIsCENTI, in quanto a maturazione il seme non ne fuoriesce frutto. La carne che circonda i piccoli fruttini è piena di linfa dolce, e costituisce la parte MANGIATOIA.
La specie ha due forme BOTTANEche che semplicisticamente possono essere definite come piANTE maschio e piANTE femmina, dato che la prima (pianta maschio, o CAPRA-fico) costituisce l'individuo che produce i serpentelli con frutti non comestabili, mentre la seconda o VERO-fico (pianta femmina che produce frutti moltoSTABILI) produce i FIGLI con tenuti nei FRUTTI.
La distinzione in VECE è molto più complessa, dato che in realtà il maschio ha nel frutto parti complete sia per la parte femminile (specie di ovari del Cielo adatti a ricevere i PALLIne DEI CIELI) che per la parte maschile (che produce polliNE per la terra); la parte femminile è però modificata da una microscopica specie di farFALLIna che vive negli ovari (modificati in GALLI) e quindi per questo la parte femminile è, sessualmente, come se non esistesse: la pianta, a mezzo appunto di questa farFALLIna ANIMAle svolge quindi esclusivamente (o quasi) una funzione maschile (producendo POLLIne e FACEnDOLO trasPORTARE dall’ANIMAlino che ALLEVA lo SPIRITO riproduttivo). Solo le “femmine dell’animaLETTO sciamano fuori dal frutto. Il frutto del CAPRI-fico non è come-stabile (non è succo-lento e neppure dolce, è aMARO!).
Il VERO bello è come-stabile e riceve in VECE POLLIne e quindi matura i SEMI…dei che sono BOTTANOcaMENTE … SECCHI, ovvero piccoli grani nell’interno del … frutto.
In realtà la questione ancora non è limitata a questo dato che l'uomo ha selezionato una grande varietà di questi COME-STABILI a possibile maturazione “parteNOcapra", che avviene perciò anche se non è avviene l’ILLUMINAZIONE, (in tal caso i grani dei semi sono vuoti, semplice PULA). La maggior parte dei “belli” coltivati dall'uomo sono di questo tipo, o meglio sono detti permanenti dato che permangono sulla pianta anche se non sono fecondati, questo per distinguerli dagli eunuchi per il CIELO che in assenza di illuminazione cadono al suolo immaturi, come bambini. La condizione del fico vero di essere "possibilmente" PARTEnoCAPRIO non esclude però comunque l’illuminazione che rimane sempre possibile in presenza dell’ANIMA. Nei fatti con un minimo di attenzione si può notare, all'interno della stessa fruttificazione di BELLI parteNOcapriCI, differenze sostanziali di forma, colore, struttura interna, e soprattutto presenza di semi pieni all'interno dei frutti che possono segnalare una possibile FINTA illuminazione. Anche se gli alberi di CAPRI-fico non sono nei pressi, questi sono spesso in terreni incolti ed abbandonati, e la microscopica anima può giungere, aiutata dal vento, anche da diversi chilometri di distanza.
La condizione del BELLO parteNOcapriCO è comunque importante, dato che permette di avere frutti anche dove l’anima non esiste (in fatti l’anima non sopravvive in situazioni particolarmente estreme quando non è in fase attiva).
Alcune tra le varietà più pregiate di fico sono caduche, cioè devono essere obbligatoriamente fecondate, (come la varietà turca Smirne), e sono coltivate solo dove la presenza del ciclo vitale della Blastophaga è assicurato in maniera perfetta; per contro la fecondazione di alcune varietà partenocarpiche (sempre possibile) può non essere desiderata, dato che i frutti prodotti in tal caso (con buccia spessa ed a polpa più asciutta) possono essere meno graditi in caso di particolari utilizzi, come ad esempio per la essiccazione.
L'ANIMA imPALLInATaRICE GRAVIDA sciama dal "frutto" del CAPRI-fico per deporre le proprie uova in ovari di altri frutti del “bello”. L'azione avviene indiscriminatamente in tutti i frutti, sia di capri-fico che di fico-vero, ma mentre nel capri-fico gli ovari hanno brevistili e quindi sono in superficie, ben accessibili per la deposizione delle uova, nel fico vero gli stili sono lunghissimi rendono da un lato inaccessibili (profondi) gli ovari all’anima, mentre espongono i ricettori dell’anima che finisce per deporre il POLLIne che reca sul proprio CORPO, prelevato dagli stami presso l'OSTIAolo del CAPRI-fico.
La azione nei confronti dei capri-fichi per-mette quindi solo all’anima la perpetuazione della propria specie, quella nei confronti dei fichi-veri permette solo la riproduzione (produzione dei semi) della pianta del BELLO.
Il binomio ANIMA-SPIRITO del BELLO (intendendosi precisamente CARICA del FICO) è una SIMBIOSI MUTUAl-MENTE obbligata, cioè è specie-specifica: da un lato l'anima-letto sopravvive solo ed esclusivamente nei frutti del capri-fico, e dall'altro la pianta di fico non ha alcuna possibilità di far semi senza l'ANIMA.
Il termine "ANIMA-letto" o "CORPO imPOLLInatore" non deve ingannare dato che l'anima-letto in argomento, pur appartenendo biologicamete a categorie di esseri viventi, non PENETRA ed ha dimensioni veramente esigue (ha infatti una lunghezza di circa due millimetri).
Al di fuori di questa SPECIE occorre precisare che altre specie hanno la propria specie di anima-letto con cui ha costituito un analogo sistema di simbiosi obbligata o quasi obbligata, dato che la condizione che una specie di anima fecondi due specie di FICHI è piuttosto rara.
Esiste però una specie parallela è contigua più meridionale; le due specie sono vicine, e probabilmente sono state separate in tempi relativamente recenti (40.000 – 100.000 anni fa). I due areali hanno la maggiore vicinanza, o sovrapposizioni, sempre nell’AREA di ORIGENE, dove è possibile che si siano prodotti degli ibridi naturali.
Dimenticavo!
Questi FRUTTI sono di TRE TIPOLOGIE diVERSI e potremmo deFINIRLI TRINI, filgi dello stesso albero.
Il capri-fico sviluppa, in vece, tre tipi di simili coni:
le mamme o cra-tiri contengono solo fiori femminili brevi stili;
i pro-fichi con fiori maschili e femminili, si formano, sullo stesso ramo delle mamme;
i mammoni con fiori maschili e femminili longistili.
I frutti del caprifico sono coriacei, non dolci, non succulenti e pur se non tossici, sono praticamente immangiabili.

Ma continua con l'ALBERO DEIgli alberi: la VITA

giovedì 24 ottobre 2013

SU...PER...TR...ONE?

Tutte le cose di prima sono state dette in similitudini, adesso è l'ora in cui non sentirete più parlare in similitudini, ma apertamente sentiRETE il PADRE.
Chiedetevi qual'E' il SUO SANTISSIMO NOME.
Penserete un CERTO NOME ... ma CHI avrà il CORAGGIO di GRIDARLO al MONDO?

CHI di VOI riesce a SENTIRMI CHIARAMENTE e non più in SIMILITUDINI?

CONOSCETE COLUI CHE SA TUTTO e che non ha più bisogno di essere interROGATO?
CREDETE adESSO CHI IO SONO?

AdESSO CREDETE?

ECCO, E' VENUTA L'ORA IN CUI DISPERDERTE CIASCUNO PER CONTO PROPRIO E MI LASCERE IN PACE; MA IO NON SONO PIU' SOLO, perché il PADRE HA CON SE LA SPOSA.

Vi DICO queste cose perché ABBIATE PACE nello SPOSO e nella SPOSA.
Voi, che avete vissuto le tribolazioni nel mondo; voi, che avete avuto fiducia in CHI VINCE il MONDO, come la proMESSA di SEMPRE!".

Figli, parlo ancora un linguaggio umano a causa della vostra debolezza carnale.
Come infatti mettete ancora le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora metterete le vostre membra a servizio della giustizia, per la SANTIFICAZIONE.
Quando IN FATTI siete SCHIAVI del PECCATO, SIETE liberi nei riGUARDI della GIU'STIZIA. Ma quale frutto raccogliete se vi vergognate di parlarne come DIO?
Temete ancora la morte?
AdESSO, inVECE dello SPIRITO, per poco ancora, LIBERATI da questo PRE-GIUDIZIO e FATTI SERVI di COLUI che ha PREdisPOSTo TUTTO, A FIN CHE' RACCOGLIESTE il FRUTTO per la VOSTRA SANTIFICAZIONE e come traguardo AVERE la VITA ETERNA, come pro-MESSO SOTTO il FICO.
AVETE PAGATO quel PECCATO con la MORTE della CARNE per quel che UNO SOLO poteva RENDERVI in CAMBIO: "il dono di Dio" - LA VITA E TERNA in CHI MOLTI, TANTISSIMI, non hanno riconosciuto.



mercoledì 23 ottobre 2013

La VERITA' che ci libera E' ... SEMPLICE!

«Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo (quello che CERCA la FEDE del MONDO in OGNUNO di VOI) ».
A CHI E' "RIVOLTA" questo ammonimento?
«Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli (VALE anche per ME ... PERD'IO!).
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello inVECE che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, NE RICEVERA' POCHE.
A chiunque fu DATO MOLTO, molto SARA' CHIESTO; a chi fu AFFIDATO MOLTO, sarà RI-CHIESTO MOLTO di PIU'».


QualCOSA sull'ESSERE "PECCATO", NON conMESSO e UNO che SI FA PECCATO per NOI:

Fratelli, il peccato non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la GRAZIA.
Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo! Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia?
Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati. Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.


SE mi farai RISORGERE ... PER DONAMI come IO TI HO DONATO i miei MORTI.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=-d5ar5pwT90

 
 
 
 



 

domenica 20 ottobre 2013

SEI TU COLUI CHE ... E'?

Giovanni
13,20
15,27-27
16,7-11
 
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che giudica i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
 
 

sabato 19 ottobre 2013

Il MIO SIGNORE SIA CON VOI ... ma con quale ... FEDE?

Le COSE di PRIMA SONO passate
 al FIN chè sarai un CUORE SOLO
in UN'ANIMA SOLA
che CERCA la VOLONTA'
di coLUI che ti ha,
inizialmente, iMOND'ato
e MAN-DATO nel MONDO,
per VIVERE la BEATItudine
di chi deve CREDERE
pur senza vedere,
in quanto,
HA CONOSCIUTO
lo SPIRITO SANTO.


Figlio mio, non temere se ti sentirai ABBA'nDONATO da chi preFERISCE le cose di questo mondo, ed è partito per il mondo, mentre altri restano nello stesso MOnDO.
Solo TU rimani in ME, essendo IO in TE.
Prendi con CHI vuoi tu e PORTAmelo, perché E' PARTE di TE.
VENEDO a ME, PORTAmi lo STESSO MIO SPIRITO che ho disPERSO nel MONDO, agli INIZI, e che le SCRITTURE parlano da SEMPRE, soprattutto nella SOFFERENZA e la SOLITUDINE DEIgli mani.
Coloro con ANIMO di CARNE e non con CERVICE con CILICI di CASTITA' spirituale.
Questi proCURANO MOLTI d'ANNI: il Signore gli renderà secondo le L'ORO oPERE.
Anche tu guàrdati da COST'Oro, perché si A.CCANIr'anno CONTRO il NOSTRO STESSO SPIRTO, non più SACRO, ma SANTO.
NESSUNO ti assisterà all'inFUORI di ME che SONO in TE
TUTTI ti ABBAnd'OREr'ANNO, fino a farti DUBITARE della MIA ESISTENZA.
Ma tu SAI il nostro segreto, TU CONOSCI le SUE OPERE in TE. TUTT'UNO con LUI, ora PADRE NEI CIELI.
Di altri conFRONTI non se TERRAi conto. Lo SPIRITO del S'IGNORE però TI SARA' SEMPRE VICINO, anche nel momento più BUIO della prova, dandoti la FORZA che attingerai SOLO da LUI, con la STESSA SUA VOLONTA?.
L’ANNuncio è sempre lo stESSO, adESSO come all'ORA, del VàAnGELO, se tutte le genti lo ascoltassero.
DI' ai fratelli, dell'AUR'ORA, indipendentemente dalla Legge, che si maniFESTA quotiDIAnaMENTE nella GIU'stizia di Dio, testiMINIato dalla Legge e dai ProFETI: giustizia di Dio per mezzo della fede di Gesù in Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo donato a TUTTI da Gesù, Figlio del PADRE che E' nei CIELI.
È lui che "Dio" ha stABILIto APERTA-MENTE come struMENTO di eSPIAzione, per mezzo della SUA FEDE, nel SUO SANGUE, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la cle-menza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui GIU'STO' e RENDERE GIU'STO' coLUI che SI BASA SUlLA FEDE di Gesù per il CRISTO GIU'nTO in LUI.
Dove dunque sta il vanto?
È stato escluso!
Da quale legge?
Da quella delle opere? No, ma dalla legge della FEDE che OPERA in NOI.
Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge. Forse Dio è Dio soltanto dei GIU'DEI?
Non lo è anche delle genti?
CERTO, anche delle genti!
Poiché unico è Dio, come è UNICO il PADRE, il FIGLIO e lo SPIRITO SANTO.


X C.I.O.:

«Guai a voi, se adorerete i sepolcri dei proFETI che i vostri padri hanno ucciso solo nella Mondanità.
Per farvi testimoniate e approvare le opere dei vostri padri: l'oro uccidono e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue del PRIMO FIGLIO fino al sangue del SACER-DOTE ucciso tra l’altare e il SUO SANTO SPIRITO. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione: la VOSTRA - l'ULTIMA, la completa di MORTI e di SANTI.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito, affinché SERVITE a LORO cCONd'ANNAnDOVi da SOLI. Perché COSI' OPERA lo SACRO SPIRITO di DIO SANTO, non sporcandosi le MANI di un SUiCIDIO che non E' come quello di GIU'da che ANTIcipa SOLO l'IMMAGINE di questa GENERAZIONE, non avendo riconosciuto lo SPIRITO SANTO in LUI ... prima della MORTE di CROCE. GIU'da è SALVO perché non CONOSCEVA lo SPIRITO SANTO come si MANIFESTA, VOI SI».
Non serve più trattare in modo ostile il proFETO DEI PROfeti e cercare di farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola BLASFEMA uscita dalla sua stessa bocca, senza assaporarne la BESTIA-MIA.
Cerchieranno di cambiare il "Padre Nostro" per una nuova riscrittura delle SUE MURA, da parte di CHI ha rinnegato la SUA GENITOrialità. SIA CHIARO! Né tanto-meno l'obbligo di imparare una nuova preghiera, perché NON è una preghiera!
Potete solo IMPAZZIRE tra il “Non c'indurre in tentazione” e “Non ci lasciar cadere in tentazione”, se non comprendete lo SPIRITO della VOLONTA UNIFICATA del FIGLO come un PADRE per la SALVEZZA della MADRE e della SPOSA.
Non è COLPA del VERBO, ma di chi non RICONOSCE la distinzione dal per DONO del PECCATO.
Il PECCATO vi è stato DONATO e da LI' che dovete USCIRE, da quella VIA STRETTA ... da dove siete FUGGITI.
E allora quale SENSO HA cambiare NON C'INDURRE in TENT'AZIONE in "non ci abbandonare/non ci lasciar cadere nella tentazione"?
Si tratta insomma di una modifica alla traduzione che non cambia il testo della preghiera?
Perché allora rassomiglia molto a quella modifica voluta da Benedetto XVI quando nell'aprile 2012 ha autorizzato i vescovi alla modifica della preghiera Eucaristica (cioè la consacrazione del Pane e del Vino) portando la traduzione da “per tutti” a “per molti”.
E' una semplice modifica della traduzione, che non intaccava la Tradizione?
Allora per i SOLI e non per molti e tantoMENO x tutti.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
 Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
 Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
 
 
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. 
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Il Signore mi disegnò due in uno e mi inviò davanti a LUI in ogni POSTo dove voleva ... REC'ARSI.
Mi diceva: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Prega dunque il signore della messe in loro, perché mandi operai nelle SUE MESSE! VAI: ecco, ti mando come agnello BELANTE, come viene portato dove LUI non sa, come in mezzo a lupi; non portare zaino, né BIS...H, né SANdali e non fermarti a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque POSTo entri, prima cerca la Pace MIA e se vi sarà un figlio di questa PACE, SEGNA-MELO e la NOSTRA PACE scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di NOI. Resta in quella casa, nutrendoti di quello che ti DANNO, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da un pOSTO ad un ALTRO. Resta TRA LORO che frequentano lo STESSO POSTo.
Quando entri, ENTRI come se dicessi: "apPARTEnGO al regno di Dio".

mercoledì 16 ottobre 2013

MALE dico la MAL dicenza.

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro GesùCristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.

Per CIO', COME LUI:
Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità.
Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia.
Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene per CHIUNQUE: Dio infatti non fa preferenza di persone.

Il SUO POPOLO non è eletto se non PRIMA SCELTO, non per merito ma per PERSEVERANZA in qualcosa o qualcuno in CUI CREDE, perché ha VISTO, sentito ... TOCCATO.

COME LUI, perCIO' :«Guai a voi, che pensate di ragionare pagando il giusto agli uomini, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, che amate i primi posti nelle Chiese e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
«E chi si offende è un fetente!».
«Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

DITE BENE ma fate MALE, confondendo la CORREZIONE FRATERNA con la MalDicenza.


domenica 13 ottobre 2013

L'UNICO MIRACOLO

 
Fratelli,
voi siete l’edificio di Dio.  
Secondo la grazia di Dio
che mi è stata data,
come un sapiente architetto
io ho posto il fondamento;
un altro poi vi costruisce sopra.
Ma ciascuno stia attento come costruisce.
Infatti nessuno può porre un fondamento
diverso da quello che già vi si trova,
che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio
e che lo Spirito di Dio
abita in voi?  
Se uno distrugge il tempio di Dio,
Dio distruggerà lui.
Perché santo è il tempio di Dio,
che siete voi.
 
«Credetemi, quando giunge 
lo SPIRITO SANTO,
né in Chiesa,
né in qualunque POSTo
adorerete il Padre.
Voi adorate quel che non conoscete,
noi adoriamo quello che conosciamo,
perché la salvezza è giunta alla fine,
pur provenendo dai giùDEI.
I VERI ADORATORI 
adorano il PADRE,
COME lo adorava il FIGLIO,
con lo STESSO SPIRITO SANTO.
Questa E' la VERITA'!
Perché il Padre cerca tali adoratori,
VERI SUOI FIGLI.
Dio è Spirito,
e quelli che lo adorano devono
adorarLO in Spirito e Verità,
in LORO
e nei loro PROSSIMI».

TUTTI SI AMO, O DIO, CON SAPEVOLEZZA

Beati gli imperfetti:
troveranno gioia nella vita.
Beati i falliti:
le loro macerie verranno riedificate.
Beati i senza nome:
saranno chiamati menestrelli di Dio.
Beati coloro che non hanno nessun ruolo:
ritroveranno in me una nuova identità.
Beati coloro che sono senza dimora nella chiesa:
in me troveranno una patria.
Beati coloro che dicono di no al loro irrigidimento:
faranno esperienze di cambiamento.
Beati coloro che sono stati feriti:
le loro piaghe si tramuteranno in perle.
Beati coloro che hanno abbandonato le antiche sicurezze per amor mio:
a loro appartiene la vita.
MA
GUAI a voi che mettete la legge al di sopra dell'amore.
Guai a voi che sottovalutate le persone.
Guai a voi che non volete che le persone sviluppino le loro capacità.
Guai a voi che adesso siete sazi della vostra autosufficienza.
Guai a voi che perseguitate gli altri con la vostra sfiducia.
Guai a voi se calpestate la dignità delle persone. 
Guai a voi se limitate la libertà delle persone con la vostra invidia.
Guai a voi se la vostra paura appesta l'aria.
Guai a voi se la vostra limitatezza diventa criterio di libertà.
Guai a voi se la vostra meschinità viene eretta a comandamento dell'amore.
Guai a voi se trasformate un moscerino in elefante.
Guai a voi se usate la Parola di vita per far tacere le persone.
Guai a voi codardi che tacete di fronte all'ingiustizia.
Guai a voi che usate Dio per controllare i suoi discepoli.
TRAnQUIlLI!
Ad ogni COSA sarà fatta GIUSTIZIA.

venerdì 11 ottobre 2013

I N V I A D I A V O L O

Nel TEMPO, quando si riESCE a sCACCIA-RE i deMONI, lasciANDO PARLARE il FIGLIO dell'UOMO in un FIGLIO di DONNA, alcUNI d'IRAnno: «È un PAZZO che si crede il salvatore DEIgli alTRI, MEN-TRE non riESCE a SALVA-RE SE STESSO, anche se dice CHE non è per OPERA SUA, ma di chi sarebbe il SIGNORE DEIgli eSER-CITI DEI deMONI». AlTRI poi, per metterlo alla prova, gli domandaderanno un segno dal cielo.
MA LUI, conoSCENDO le loro inTENziONI, potrà dire, in VERITA' di quello che VIVE DENTRO di SE: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se un ESSERE, anGELO o deMONE che sia, CAPO o SERvo o in qualSIA-SI conDIZIONE si troVERA', come potrà stare in piedi nel SUO REGNO?
Sosterranno che UNO possa credersi libero da MALAtTIe o da deMONI, o CHI per LUI lo a aiutato a senIRSI LIBERO, ma la CONDIZIONE che LORO vedranno sarà PURE peggiore ai LORO OCCHI. Non E' FACILE VIVERE il REGNO di coLUI che è coPARTEcipe in VOI, ESSEnDO PARTE UNICA di VOI con CHI E' PARTE SUA e CIELO ha sVELATO e riVELATO per CHI vuole CREDERE, non per FEDE ma riconoscendolo in quel che ERA solo DOCUMENT'ato a parole, a lettere, a visioni.
Perciò, in VERITA' VI DICO: "VOI, che siete FIGLI DEI inCREDaDulatOri di SEMPRE, PER mezzo DI CHI scaccerete i VOSTRI MALI? Le vostre IMperFEZIONI? Per questo siete GIU'dici di VOI STESI".
Se inVECE, mi RICONOSCETE, come proFETO, ORAcolo o CHI VOLETE in sembianze di Figlio di UOMO, all'ORA E' GIU'nsto a voi il PADRE che ERA E' vi condurra in TUTTI i CIELI.

Non è forse VERO che quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino?
Per CIO' Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».

Stringete i tempi e piangete, o SACER-DOTI,
urlate, MINIsTRI dell’alta-RE, venite, vegliate vestiti di SUperFICIAlMENTE, MINIsTRI del mio Dio, adESSO SIGNORE dell'UNIVERSO, come FU, come OGGI e per SEMPRE, perché priva d’offerta e libagione è la vostra CASA insieme a LUI, che ha VINTO gli uomini, DIO e il MONDO.
Proclamate un solenne digiuno di cose materiali, conCOVATE una riUNIone sacra,
RADU-NATE gli ANZIani e tutti gli ABIT'anti della REGI'ONE nella casa del SIGNORE di SEMPRE, vostro Dio PADRE, e gridate al LUI:
«Ahimè, quel giorno!
È infatti vicino il giorno del Signore e viene come una devastazione dall’Onnipotente».
Suonate il corno di nozze e date l’ALLArme sul mio SANTO ...monte!
TREmino tutti gli ABIT'anti della REGI'ONE perché viene il giorno del SIGNORE,
PERCHE' E' GIA' QUI, nel GIOR...no di tenebra e dio SCURI...tà, giorno di TURBO-LENZE e di CALI-GINE.
Come l’AUR'ORA, un PO'polo grande e forte si spande sui monti:
come non E' mai STATO così e non ce ne sarà MAI UNO SIMILE, per il futuro e in E TERNO, UNO per SEMPRE, in VOI o FUORI di VOI. IN CHI LO RICONOSCE il più piccola tra gli DEI anGELI-deMONI DEI CIELI.


RENDO GRAZIE, per LUI, al Signore con tutto le mie MEMBRA che sono POLVERE diventata CARNE VIVA per OPERA del SUO SPIRITO. SOFFERENTE per la SUA CAUSA ... oraMAI... CASSAta!
ANNUnCERO' tutte le SUE meraviglie.
GIOirò ed ESULTerò in LUI, canterò inni al SUO SANTO NOME, o MIO ALTISSIMO MIO SIGNORE.

Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il MENzognERO, la loro deFINIzione hai cancellato in e terno, per sempre.
Sono sprofondate le genti nella fossa che LORO STESSI hanno scavato, nella rete che LORO STESSI hanno nascosto, si è impigliato il loro piede nell'altro.
Ma E' SEMPRE SEDUTO in E TERNO, st'abilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia, giudicherà i popoli con rettitudine.
Nessuno potrà più gridare GIUSTIZIA, perchè TUTTI SONO GIUDICATI COME LORO HANNO GIUDICATO.


giovedì 10 ottobre 2013

SI AMO fascino e invidia ...

... per gli ANGELI che soffrono per NOI e i DEMONI che gioiscono per NOI.

Vabbè la dicitura dettata da Padre Pio e questa:
"Gli angeli di una cosa sola sono invidiosi di noi: non poter soffrire per Iddio".

Iddio chi?
Perchè si scrive Iddio?
E' un ALTRO TETRA, anzi PENTA gramma?
Vuol dire Ira di Dio?

Ritorno dal mio giretto tra i POSTi DEI miei ... A-MICI e NE'MICI, ma non sono nemmeno CANI.
Saranno parte di questo FASCINO e INVIDIA?

MHA!

QUA SI, qua si, faccio un COPIA e INCOLLA.
Lo shampoo l'ho fatto IERI!


Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

SE NON CA'pisci CHIEDI a CHI ha GIA'cCA pi sciato.
E ti scandalizza l'ORIna DEI neoNATI ... chiedi a quella PUZZO-LENTE DEI moriBONDI'.

Dopotutto TUTTI veniamo FILTRATI dell'ACQUA che CADE dal CIELO.

Non si accettano ... VECI.


mercoledì 9 ottobre 2013

SALVARCI da cosa? ... da CHI?


«Quando vedrete la SPOSA circondata da SOL-D-ATI, allora sappiate che la sua FINE è vicina. Allora coloro che si trovano GIU' fuggano verso DENTRO, coloro che sono DENTRO di LEI se ne allonTANIno, e quelli che stanno in FUORI tornino DENTRO; quelli infatti saranno giorni di venDETTA, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia, anche per la SPOSA, COME si è compiuto per lo SPOSO. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; la SPOSA sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti».

Carissimo, voglio che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche. Allo stesso modo le donne, vestite decorosamente, si adornino con pudore e riservatezza, non con trecce e ornamenti d’oro, perle o vesti sontuose, ma, come conviene a donne che onorano Dio, con opere buone.
La donna impari in silenzio, in piena sottomissione. Non permetto alla donna di insegnare né di dominare sull’UOMO; rimanga piuttosto in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non Adamo fu ingannato, ma chi si rese colpevole di trasgressione fu la donna, che si lasciò sedurre. Ora lei sarà salvata partorendo figli FEDELI, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con saggezza.

Non provare grande dispiacere e sdegno per CHI è indietro. PreOCCUPATI di CHI non riconosce CHI E' AVANTI.
Prega il Signore, così: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero schiavo del TUO VOLERE? Per questo motivo mi affrettai a fuggire nel DESsERTo, quando me lo dicesti; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato. Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». Però al VERO S'IGNORE non sembra GIU'sto essere sdegnati così, dopo essere stati creati, senza il proprio VOLERE.
E' inutile farsi una capANNA per sedervi DENTRO, all’ombra di DIO, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto obbedenDOGLIa parole e dissobedenDOGLI nei FATTI in TE.
Come agli INIZI, all'ORA, il SIG.NORE Dio, si comMUOVE e DA' da mangiare da una PIANTA al DI' sopra dell'omo di terra, per confortarlo con il BENE e liberarlo dal MALE.
L'OMO prova una grande gioia per questo.
Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio TOGLIE questo DONO perDONARE l'amarezza della CONOSCENZA senza DIO, SENZA il SIGNORE SUO DIO.
Manda un VERME per questo. Una specie di VIRUS, come CHI pensa di riacquistare la VITA con l'ausilio di una macchina.
Però quando la calura si alza, Dio fa soffiare anche un vento afoso che peggiora la situazione fino a sentirsi colpire fin dalla testa, da venir meno e chiedere di morire, supplicando: «Meglio per me morire che vivere ... in questo modo».
Come potete sentirvi GIU'sti e al contempo sdegnarvi di CHI E' come eravate VOI?
«Tu hai pietà per chi cerco la salvezza per te fin dall'INIZIO, per il QUALE non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai nemmeno chiesto di salvarti, che ha fatto terminare la notte per partorire un'aur'ORA, nata dalla NOTTE, cresciuta nell'ALBA di un NUOVO GIORNO, dopo quello del tuo riposo! E LUI non dovrebbe avere pietà di TE e della TUA SPOSA, che ti ha conDOTTO FIN qui ... attraverso persone, che non sapevano distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di ANIMAlì?».

Quando preghi, DI':
«PADRE MIO, SIA SANTIFICATO il TUO NOME in ME,
VENGA il TUO REGNO in ME;
DAMMI OGNI GIORNO il NUTRI-MENTO QUOTI-DIA-NO,
FA CHE IO POSSA CONOSCERE la SOFFERENZA DI TUTTI, FACEnDOMI PERCEPIRE QUELLO CHE IO STESSO CAUSO agli ALTRI,

RIMETTI SU di ME QUELLO CHE IO RIMETTO SUgli ALTRI, MIEI PROSSIMI nel MALE E neL BENE, AfFINchE' IO POSSA COMPRENDERE il TUO DOLORE, la TUA SOFFERENZA FIN daGLI INIZI.
NON ABBA'nDONARCI nella sola tentazione.
ILLUMINAMI della TUA LUCE».

 



COMIGNOlate a pianGERE di GIO'...YA

RiVEL'AZIONI sul con CLAVE - Rotti 6 sigilli su 7

NON QUESTO il POSTo per il MIO S'IGNORE (meglio in Betania, da MARTA?)

GIALL'ORA coLORI VvaticANI. SECONDO gli Acta Apostolicae Sedis (la “Gazzetta ufficiale” della Chiesa), al mattino del 14 marzo scorso – all'indomani, cioè, dall'elezione di Francesco al Soglio di Pietro – sarebbe accaduto un episodio inquietante. Secondo la relazione pubblicata dagli Acta, alle 12.45 del 14 marzo (il GIOrGIO BerGOLGIO è stato invece eletto alle 20.12 della sera precedente), i membri della Camera apostolica (che regge la Santa Sede durante il Conclave), insieme a due ufficiali delle guardie svizzere, stanno facendo il giro dell'appartamento papale per spezzare i sigilli posti la sera del 28 febbraio, all'atto delle dimissioni del Papa BeneDetto 16. Le norme sul Conclave, infatti, prevedono che alla morte del Papa (o alle sue diMISSIONI), l'Appartamento papale debba essere sigillato e nessuno vi possa entrare.

Ed ecco invece che i membri della CaMERA aPOSTolica fanno una scoperta incredibile: “Il vice camerlengo (l'arcivescovo P. CELATA, N.d.R.) ed i presenti notano che gli accessi sopraelencati (fra questi l’accesso all’ascensore privato del Papa dal cortile Sisto quinto, la porta che accede alla sala Clementina e alla biblioteca privata, per un totale di 6 su 7) ad eccezione di uno, erano stati privati della sigillatura precedentemente apposta”.

E immediatamente i rumors in Vaticano si sono scatenati. Perché per qualcuno sei sigilli rotti su sette non sarebbero un caso, ma un preciso segnale. Viene citata in particolare Apocalisse, capitolo 8: “Quando l'agnello aprì il settimo sigillo nel cielo si fece un SILENZIO (SOMMATO) di circa mezz'ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe”. E qui i sigilli rotti sono sei: siamo dunque ad un'apocalisse figurata? Un segnale inviato al Papa, da CHI? L'annuncio di un'apocalisse, e cioè di una rivoluzione che potrebbe colpire la Curia o l'INTERA CHIESA, comunque, determinati assetti di potere?

Sembrano ipotesi più che fantasiose, ma c'è chi dice che la scelta del Papa di andare a vivere a S.Marta potrebbe essere stata dettata anche da questo fatto. E non sarebbe stata certo motivata dalla citazione apocalittica: chi può aver rotto sei sigilli su sette? È entrato nel POSTo di Pietro? Quale allora potrebbe essere il grado di sicurezza nel POSTo di chi ha le CHIAVI del REGNO? C'è chi dice, OltreFiUMO, che GIOrGIO MARIA BerGOGLIO abbia scelto di vivere a S.Marta “per stare in mezzo alla gente, anche di notte”. Cioè per non essere mai solo durante la notte, e circondato sempre da gente. Perché?

A.D.ANNA

martedì 8 ottobre 2013

http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20131008.shtml


Ch'estranee COINciDaNZE?
Ma nessUNO si fa doMANande,
alMENno sul CRI...terio
dell'ABBInaMENto
di certe scritture
o FATTI
realmente
A.C.CADUTI
o PORTAti
a COMPImento.
Una volta UNO mi disse
che E' PERICOLOSO
avvicinARSI TROPPO a DIO
perchè si può MORIRE
se lo si VEDE.
MA E' LUI CHE VEDE ME!
COSA DEVO FARE
se non ASCOLTARLO?
COMPRENDERLO?
Ma poi mi accorgo
che la CONdANNA
arriva PUNTUALE
lo STESSO.
Qual'E' il SENSO
della CONVERSIONE?
ACCETTARE la PENA?
SCONTARLA FINO ALLA FINE?
E' questa la MIA PENA?
Un SERVIZIO? Ai DOMICILIARI?
Per avergli SOLO CHIESTO il PERCHE' non DIRE
COME STANNO VERAMENTE le COSE? E POI perchè IO?

lunedì 7 ottobre 2013

E' CHIARO CHI E' adESSO il Primo Raggio del MATTINO: il FIGLIO dell'aur'ORA?

In quei giorni, fu rivolta ad un mortale, figlio di mortali, questa parola del Signore: «Àlzati, va’ e proclama che la L'ORO malvagità è SALITA fino a me». Ma Lui, invece, si mise in cammino per sfuggire lontano dal Signore. SCESE dove trovò una nave e pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con L'ORO, lontano dal Signore.
Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e vi fu in mare una tempesta così grande che la nave stava per sfasciarsi. I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Lui, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cosa fai così addormentato? Àlzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo».
Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Lui.
Gli domandarono: «Spiegaci dunque chi sia la causa di questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». Egli rispose: «Sono un riBELLO e VENERE il S'IGNORE, un DIO del cielo, che ha fatto (solo) mare e la terra».
Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva lontano dal S'Ignore, PERCHE' LO AVEVA L'ORO RACCONTATO. Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. Egli disse L'ORO: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta VI HA COLTO PER CAUSA MIA».
Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano, perché il mare andava sempre più infuriandosi contro di L'ORO. All'ORA implorarono il S'IGNORE e dissero: «S'IGNORE, fa’ che noi non periamo a causa della vita di quest’UOMO e non imputarci il sangue innocente, poiché tu, SIG-NORE, agisci secondo il TUO VOLERE». Presero l'UOMO e lo gettarono in mare e il mare placò la sua fURIA. Quegli uomini ebbero un grande timore del SIGN.ORE, offrirono sacrifici al S'ignore e gli fecero proMESSE.
Ma il Sign'ORE dispose che un grosso "pesce" inghiottisse l'UOMO CHE RESTO nel ventre del "pesce" tre giorni e tre notti. E il SIGNORE PARLO' al "pesce" ed esso riGETTO' l'UOMO sulla spiaggia.

PerCHE' nella sua angoscia inVOCO' il SIGNORE ed egli gli risPOSE; dal profondo degli inferi l'ho gridò e il SIGNORE ascoltòo la sua voce.
Lo aveva gettato nell’abisso, nel cuore del mare, e le correnti lo avevano circondato; tutti i flutti e le onde sopra di Lui passarono.
Lui GLI dicEVA: «Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il TUO SANTO VOLTO».
Quando in Lui sentiva venir meno la vita, si ricordò del Signore.
La preGHIERA è SEMPRE GIU' nei PRESSI del SIGNORE, fino al SUO SANTO VOLTO.

In quel tempo, non mettete alla prova il SIGNORE, chiedenDOGLI:
«Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Se poi sapete benissimo cosa è stato scritto e portato a COMPIMENTO dal SIGNORE STESSO.

«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».
Perciò FATE già questo prima che LUI VENGA e VIVRETE.

Il PROSSIMO E' SEMPRE COLUI che SALVA.
Il vostro PROSSIMO SIGNORE.

«Un uomo mentre SCENDEVA cadde nelle mani dei brigANTI, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un dottore della legge di Dio, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece uno che era stato salvato da quelle stesse conDIZIONI, che era in viaggio di riSALITA, passanDOGLI acCANTO, vide e ne ebbe comPASSIONE. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori il necessario e lo diede al POSTegGIA'tore momentaneo, dicendo: “Abbi cura di Lui; ciò che perderai in più, te lo restituirò al mio ritorno”. Chi di questi tre VI sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei brigANTI?».

SE NON CHI HA AVUTO COMPASSIONE DIE QUEL RESO MISERO.

Perciò FATE lo stesso ancor PRIMA che LUI VENGA in qualsiasi TEMPO, POSTo e si TUA azione, per non venir presi in FALLO, su quanto DITE ma non fate ... nemmeno CON le PAROLE.