domenica 23 giugno 2013

L'ANGELO del SIGNORE

L’ANGELO del SIGNORE
si fa sentire SOLO
in quelli che TEMONO
di disPIACERE
al PROSSIMO SUO.
Dio stesso li teme e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in questa
diMEN-SIona si rifugia.

Temete il Signore, suoi SANTI:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a CHI CERCA il Signore
non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?
 
Fratelli, se bisogna vantarsi
– ma non conVIENE –
verrò tuttaVIA alle VISIoni
e alle riVELAzioni del Signore.
So che un uomo, in Cristo, due millenni fa
– se con il corpo o fuori del corpo
non lo so, lo sa Dio –
fu rapito fino al terzo cielo.
E so che IO
– se con il corpo o senza corpo
non lo so, lo sa Dio –
fui trasFERITO per uDIRE
parole indicibili
che non è lecito ad alcuno pronunziare.
Di LUI io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò,
fuorché delle mie debolezze.
Per QUESTO rimango ANONIMO
Certo, se volessi vantarmi,
non sarei insensato:
direi solo la verità.
Ma evito di farlo,
perché nessuno mi giudichi
più di quello che vede o sente da me
e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni.
Per questo,
affinché io non monti in superbia,
è stata data alla mia carne una spina,
un inviato di Satana per percuotermi,
perché io non monti in superbia.
A causa di questo
per tre volte ho pregato il Signore
che l’allontanasse da me.
Ed egli mi ha detto:
«Ti basta la mia grazia;
la forza infatti si manifesta
pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi
ben volentieri delle mie debolezze,
perché dimori in me
la potenza di Cristo.
Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze,
negli oltraggi, n
elle difficoltà,
nelle persecuzioni,
nelle angosce
sofferte per Cristo:
infatti quando sono debole,
è allora che sono forte.


«Nessuno può servire due padroni,
perché o odierà l’uno e amerà l’altro,
 oppure si affezionerà all’uno
e disprezzerà l’altro.
Non potete servire LUI 
e il MONDO.
Al MASSIMO potete
servire al MONDO
per far conoscere LUI.
 Perciò io vi dico:
non preoccupatevi per la vostra vita,
di quello che mangerete o berrete,
né per il vostro corpo,
di quello che indosserete;
la vita non vale forse più del cibo
e il corpo più del vestito?
Chi di voi,
per quanto si preoccupi,
può allungare anche di poco
la propria vita?
  Non preoccupatevi dunque dicendo:
“Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?”.
Di tutte queste cose vanno in cerca gli animali.
Il Padre vostro celeste,
infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate inVECE, anziTUTO,
il REGNO di Dio e la sua Giùstizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani,
perché il domani si preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua pena».
 

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.