domenica 27 gennaio 2013

Cercate la VERA VITA per non MORIRE e venir dimenticati

Etty Hillesum, morta ad Auschwitz nel 1943.
All’inizio degli orrori della Shoah, ella scrisse nel suo Diario: «Se Dio non mi aiuterà più, allora sarò io ad aiutare Dio». E il giorno successivo, di domenica, ella scrive una lunga preghiera nel suo diario, oltre ad altri pensieri: «Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso promettere nulla. Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dovere aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi… Sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali ma anch’esse fanno parte di questa vita? E quasi ad ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi».
Dio vuole farci attenti al nostro prossimo. Dio vuole non solo chiamarci alla solidarietà, la quale è definita come un accordo generale tra tutte le persone di un gruppo o tra gruppi differenti poiché hanno un comune scopo.
Dio vuole molto più di questo, egli desidera un reale interessarsi degli uni per gli altri, un aversi a cuore, ad immagine della cura di Dio per ognuno di noi. Egli è sempre pronto a porre ad ognuno di noi il primordiale interrogativo che fu posto a Caino: «Dov’è tuo fratello Abele?» (Gen 4,9).
Per questo il Signore spesso non mostra il suo volto, ma splende nell’aiuto dato ad un altro. Ciò è chiaramente espresso nella parabola dell’ultimo giudizio, nel vangelo di Matteo (25,31.46), dove il Signore dice a quelli che hanno aiutato il prossimo: «Tu l’hai fatto a me» (25,40). Egli è presente in ogni opera amorevole, in tutti i gesti di perdono, nell’impegno di coloro che lottano contro la violenza, l’odio, la carestia, la sofferenza e via di seguito.

 
Coloro che hanno il dono dell’intercessione vedono la luce di Dio nel volto di ogni essere umano. In altre parole noi possiamo dire che costoro considerano il mondo come una grande rete di relazioni (nel linguaggio dei computers il web), dove ciascuno è dipendente dagli altri.

5 commenti:

  1. Ho scritto un post su questa ragazza ebrea.

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    1. Ebrea? ... nel senso di ABRAMO che rifiutò di sacrificare alla creenze che fino a poco tempo prima combatteva?

      Questa RAGAZZA ha compreso che DIO E' COME un bambino nelle mani di PEDOFILI.

      Tu sai come le MADRI confortavano i PROPRI FIGLI nelle arene di Nerone?

      Non guardare mai negli OCCHI la BESTIA. La BESTIA ATTACCA chi scappa.

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  2. C’è un unico vero comandamento al fondo di ogni religione: fare agli altri quello che si vorrebbe che gli altri facessero a noi.

    Cara ETTY hai donato tutto il tuo AMORE a DIO in TE

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    1. In VERITA', in ogni INDIVIDUO c'è UNA PERSONA che rende la creatura EREDE del creatore. SOLO l'ANIMA può creare dal NULLA, a differenza del corpo che sa solo trasformare le sostanze già create. Ma SATANA sostiene che Dio è ONNIPOTENTE e USA NOI che non comprendiamo. Per ciò CERCATE il RI-BELLE inAMORE, SOLO PER AMORE.

      Non sono conVINTO di dover SEMPRE fare agli altri quello che vorrei che gli altri facessero a me.
      Ad esempio RIMPROVERARE, PROVOCARE ... mostrare l'altra guancia. In VERITA' E' SEMPRE LUI che FA tutto i NOI, non nel PERFEZIONARCI, ma PER gli altri. Come dire che quello che accade avviene in COMUNIONE tra spirito e corpo, nel VIVERE il SENSO della nostra esistenza per noi e per gli altir. Noi dovremmo impegnarci a NON FARE almeno qualcosa di MALE e già avremmo FATTO MOLTO.

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  3. Quando noterete che, nonostante si rivela qualcosa ..., chi ascolta non comprende, ... capirete un po' di più sul mistero.
    si, nella nutella, lui la spalma gratis, poi dona la mancia.
    parola del signore!
    rendiamo grazie a Dio!
    pure tu la spalmi?... angelo?

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.